Le nuove disposizioni del Governo Meloni modificano le norme e le condizioni per l’accesso al microcredito ampliando importi e la platea dei soggetti ammissibili.
Il Decreto 211/2023 del Ministero dell’Economia raccoglie le nuove norme per l’accesso al Microcredito. Le novità introdotte facilitano la diffusione dello strumento per le imprese e ampliano soglie e beneficiari.
Immagine tratta dalla Rivista Microfinanza.
In particolare
gli importi salgono dai precedenti 40 mila euro più 10 mila euro in credito frazionato, agli attuali 75 mila oppure 100 mila se destinati a srl ordinarie. In entrambi i casi il Fondo di garanzia per le PMI non potrà superare la copertura dell’80% del rischio di credito per importi fino a 50 mila, mentre per importi superiori la garanzia non potrà eccedere il limite del 60%
le società a responsabilità limitata diventano soggetti elegibili al microcredito. Inoltre in questo caso e solo in questo, sarà possibile richiedere anche garanzie
reali e non esclusivamente personali
non è più previsto il credito frazionato e si potranno erogare gli importi in una tranche unica
viene cancellato il limite dei 5 anni di Partita IVA per tutte le imprese richiedenti e vengono inoltre cancellati i limiti dimensionali riguardanti l’attivo patrimoniale, i ricavi lordi e l’indebitamento
la durata massima del finanziamento viene aumentata fino ad un massimo di 10 anni, comprensivi di eventuali periodi di pre-ammortamento.
In sostanza, come ha scritto Italia Oggi, il Microcredito è potenziato. Infatti viene moltiplicato l’importo massimo dei finanziamenti e risulta ampliata la platea dei soggetti che possono accedere al finanziamento.
Possiamo accompagnarti in tutto il percorso di accesso al microcredito dalla fase di elaborazione del business plan, alla focalizzazione degli obiettivi, al dialogo con le banche fino alla rendicontazione.
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